martedì 27 novembre 2007

Le tre oche del contadino

C’era una volta un contadino che aveva tre oche: la Nina la Gilda e la Annalucia.
Le tre erano nate dalla stessa covata e passano la vita nell’aia della fattoria, senza aver – si sarebbe detto - di che lamentarsi.
Oddio, messere il gallo soffriva d’insonnia ed approfittava dei primi lucori dell’alba per lanciarsi nei suoi indisponenti esercizi canori.
Quelle pettegole delle sue mogli ciarlavano senza posa e fermavano le loro malelingue sol per vantare qualità e dimensioni dell’uovo ch’avevano appena covato.
Asdrubale, il cane rognoso, abbaiava e correva, correva e abbaiava, solo per mostrare al contadino quanto necessario gli fosse.
Ma poi, immancabilmente, arrivava il contadino col mangime a ricordare alla Nina, alla Gilda e alla Annalucia, quanto fosse facile la loro vita.
Benché fossero sorelle della medesima covata, la Nina, la Gilda e la Annalucia, però, non si somigliavano affatto.
La Annalucia era così grande e grossa che tutti alla fattoria la chiamavano “l’ammiraglia”.
Paciosa e allegra, era la cocca del contadino che riservava a lei i bocconi migliori.
La Gilda, la mediana, era un’oca assennata.
Tutto il giorno a cercare di arrivare tranquilla al tramonto.
La Nina, la piccina, era invece irrequieta.
Passava le giornate a guardare l’azzurro del cielo e il verde dei boschi, che si intravedeva al di là del recinto, chiedendosi se un’altra fattoria fosse possibile.
E ogni sera assillava le sorelle con le sue domande.
La Annalucia, col rigurgito dell’ultimo boccone che non voleva saperne di acquietarsi nel suo stomaco, strabuzzava gli occhi assonnati e si dondolava sulle malferme zampe palmate.
La Gilda, sospirava con virtuosa pazienza e ammoniva la piccola sorella.
Finirai per ficcarti nei guai – diceva – Se ogni giorno il contadino non venisse, di che ti nutriresti, piccola sciocchina?
Asdrubale e il recinto sono la nostra protezione contro la volpe e la faina.
Ho sentito sora Cocca raccontare che aspettano le stolte sognatrici come te, lì, fuori, dove il verde è più verde.
Tu, Nina, sei un’oca piccolina, lascia che a te pensi il grande contadino!
Ma Nina non la stava ad ascoltare.
Sotto le stelle, Nina, restava le notti lì a sognare.
Sognare quell’altra fattoria, dove sarebbe stato bello andare ad abitare.
Passarono i giorni e Annalucia s’ammalò.
Problemi di fegato
E presto di lei restò solo un patè.
Passarono i giorni e venne la festa.
La Gilda ricevette l’invito.
Ospite d’onore d’un altolocato banchetto.
E di lei non si seppe più nulla.
Passarono i giorni ed infine qualcuno dimenticò di chiudere il cancello.
La Nina si guardò intorno e s’involò.
Ora naviga decisa in un mare d’erba mosso dal vento.
Va in cerca della nuova fattoria.
Una fattoria dove una piccola oca possa vivere felice.
Certo, c’è il rischio che incontri la faina.
La volpe può aspettarla al prossimo bosco.
Ma nulla può farle più paura del suo vecchio padrone contadino.

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